L’altra, accompagnata da tre
marmocchi urlanti, indossava una maglietta probabilmente sottratta al peso
delle possenti chiappe di un elefante, un pantalone della tuta verdognolo che
faceva a pugni con il color prugna della maglietta e scarpe da ginnastica. I
capelli erano tenuti da una molla di plastica.
Subito dopo è uscito un uomo
in giacca e cravatta, bel portamento, spalle larghe. Ha dato un bacio alla
donna con la molla di plastica che non ha ricambiato il bel gesto e che anzi ha
detto a voce alta, con un tono da gestapo, prima che lui salisse in auto: “Ricordati
la lista questa sera!”.
Ho pensato che la donna in
tailleur e l’uomo con la cravatta forse avrebbero potuto incontrarsi in ufficio.
Vedo lei avvicinarsi e complimentarsi con lui per l’eleganza.
Poi, velocemente, ho pensato
al rientro in casa di lui accolto dall’affettuoso bentornato della consorte con
la molla di plastica:
“Ma ti sembra questa l’ora di rientrare? Hai almeno preso quello che ti ho
chiesto?” dice lei sempre senza trucco e smalto, senza tacchi, con abiti che
nemmeno una scafista del terzo mondo oserebbe indossare.
Poi penso all’uscita dall’ufficio
di lui con la donna in tailleur che gli sussurra all’orecchio: “A domani
splendido uomo” travolgendolo con il suo ricercato profumo.
Poi il pensiero va alla
promessa di fedeltà sancita sull’altare che non prevedeva in alcun modo che la
deliziosa sposa con il velo e la lingerie sexy sotto l’abito bianco si trasformasse
in una scafista urlante.
Ed ecco ergersi all’orizzonte
le due donne eternamente in lotta: la mamma trasandata priva di ogni attrattiva
sessuale persino per un ergastolano in libera uscita e la donna sensuale ed
elegante, spesso single, ma a volte anche mamma, che non rinuncia per nulla al
mondo alla propria femminilità, a costo di svegliarsi un’ora prima per farsi
bella.
In mezzo lui, un uomo, capace
di ragionare con un solo neurone (a volte efficientissimo ma sempre uno) e
molto testosterone.
Le mamme rivendicano il
lavoro svolto, stressante e impegnativo, che impedirebbe loro di prendersi cura
del proprio aspetto se non fossero smentite da altre mamme, efficienti, super
organizzate, capaci di bloccare qualsiasi marmocchio con una sola occhiata, che
restano attraenti, sono eleganti, truccate e fighe.
Questo tuttavia, bisogna
dirlo, non le preserva dall’essere cornificate però risparmierebbe al sottoscritto
la squallida visione di una scafista al primo mattino che davvero non si abbina
alla degustazione del mio ottimo cappuccino.