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sabato 27 novembre 2010

E se incontrassi un uomo per bene? di Alessandra Arachi



(La bibbia delle donne che scopano come marabù in calore.)


Entro in IBS e girovagando tra gli scaffali elettronici il mio occhio cade su un titolo: "E se incontrassi un uomo perbene?” di Alessandra Arachi (Sonzogno). La sinossi:
A.A.A. Cercasi ragazzo perbene. L'inserzione è stata messa su un giornale di provincia. Hanno risposto in molti. Gli incontri sono poi diventati un romanzo verità.

Penso si tratti di un’inchiesta sociale, di uno spaccato sul mondo degli uomini e su come quest’ultimi si rapportano con l’altro sesso. Ma siamo sicuri? Ragazzo, mi dice la mia vocina, siamo nel mondo del marketing dell’editoria italiana ossia quanto di più fasullo ci sia in circolazione. Stai in campana!
Eppure le critiche sono tutte positive e l’autrice è in gamba, è una giornalista del Corriere della Sera.
Così mi decido e lo ordino.
Del resto è anche il compleanno di mia nipote. Compie 25 anni. È single e desiderosa di trovare il suo “lui”. Quale miglior regalo che una sorta di guida con la quale orientarsi alla ricerca dell’uomo perbene. Quando finalmente arriva a casa la curiosità è tale che apro a caso per leggerne qualche riga:

“Entro, mi iscrivo alla chat più hard del web. Max non mi ha chiesto:"Vuoi scopare?". È stato ancora più diretto: nella zona dei messaggi privati, Max del Tiburtino (una zona di Roma nota a chi predilige i corpi freddi) mi ha scritto semplicemente il suo indirizzo di casa. Aggiungendo un dettaglio: "Ho un cazzo così duro e lungo che quando l'avrai provato non ne potrai più fare a meno". Non ho potuto fare a meno di prendere la macchina e raggiungere l'indirizzo di Max, al Tiburtino.
 (…) "Sono venuta per scopare. Dopo non chiedermi niente,. Dopo non vorrò più saperne niente di te". Mi era sembrata una gran frase. Per Max era semplicemente scontata. Mi ha preso per mano all'ingresso della sua minuscola casa e mi ha portato dritto in camera per buttarmi sopra il letto con lenzuola bordeaux, proprio come le pareti della stanza, arredata con inquietanti oggetti di ferro. Il resto sono le sequenze di un filmino a luci rosse.”

Resto qualche secondo interdetto. Continuo, sfogliando a caso.
E a pag. 22 la protagonista in vacanza cerca di scopare un ragazzo più giovane di una ventina d’anni in discoteca. Poi, partecipa a uno Speed Date, conosce Ludovico e inizia una passionale relazione che si avvicenda a quella con Luca…
Capisco  quindi che sulle pagine di questo romanzo non si dipana l’affannosa ricerca, da parte della protagonista, dell’”uomo perbene”, ma dell’uomo col “cazzo” più lungo. Anzi, potremmo considerarlo la bibbia delle donne che scopano come marabù in calore e ne fanno anche un vanto di tale soddisfacente attività. In pratica, la protagonista del romanzo, mi auguro non l’autrice, ricerca l’uomo per bene in chat “hard”, in  “speed date”,  e nel retro delle discoteche di villaggi turistici.
Il pensiero va a mia nipote, alla quale il libro era destinato, che, invece di trovarsi in compagnia di una donna (la protagonista) che come lei cerca un fidanzato, si sarebbe ritrovata tra le mani il diario di una ninfomane (la stessa protagonista all’ultima pagina dice che in lei si agita un “istinto sessuale becero”) i cui effetti collaterali sarebbero ricaduti sul mio povero zio. Sì, proprio lui, già me lo vedo ricevere in piena notte la telefonata della figlia che senza le mutande lo chiama da un alberghetto della stazione dopo “averlo preso” con somma goduria (e partecipato piacere) da una mandria di marocchini taglia 20 cm (cito i marocchini in quanto sono considerati un’etnia caratterizzata da una passionale sessualità). Mio zio però non si preoccuperebbe, perché se questo dovesse accadere significherà solo che sua figlia avrà conosciuto qualche “uomo perbene”!

Eh sì, le donne ne hanno fatta di strada. Almeno una volta scopavano sconosciuti del Tiburtino con un minimo di riservatezza (un po' come i maschietti quando fanno visita alle care donnine presenti sugli annunci A.A.A. dei vari quotidiani, quelle con l’appartamento a pianterreno), oggi, invece, ne fanno un vanto, ne scrivono, ne fanno addirittura un libro.
Quando la prossima volta troverò una scrittrice in discoteca che mi offre una fellatio in bagno, saprò che in realtà sta solo cercando un uomo perbene!

Con affetto, il vostro
Sam Stoner

mercoledì 17 novembre 2010

Donne di plastica

Che dobbiamo fare con le donne?
Sempre agguerrite e pronte a fregare ogni uomo. 
Quelle dell'est si fregano case e conti in banca dei nostri pensionati.
Le adolescenti fregano ricariche telefoniche ai bavosi.
Le trentacinquenni fregano matrimoni e figli prima di scavallare i quaranta.
Ce n’è per tutti i gusti.
L’aspetto preoccupante è che l'arte di fregare è insita in tutte le donne (o quasi), al di là di ogni categoria.
Del resto, basta dare un'occhiata in giro.
Il mercato è saturo di prodotti diretti a fregare l'uomo, o meglio, a fregare i suoi ormoni.
Perché le donne sono furbe, vanno sul sicuro puntando sul sesso. E si sa, l'uomo soccombe sempre alle sue pulsioni sessuali, a parte alcune eccezioni non rilevanti, ma in questi casi si parla di uomini gay. Il mercato ascolta e sforna ogni ben-di-dio:
extension per capelli, unghie finte, reggiseni push up, supporti xtreme Bra, mutande botton up, collant modellanti contenitivi...
Articoli degni delle boutique dove si affittano abiti per carnevale. La domanda è una sola: chi vuoi essere? L'Uomo ragno, Batman o la strafiga della serata?
La risposta è ancora più semplice, è sufficiente investire qualche euro e il desiderio diventa realtà.
Così, ecco che la vittima-uomo di turno esce con quella che sembra essere una donna desiderabile. Vestita e truccata è Perfetta e Desiderabile. E badate, desiderabile senza che apra bocca. Seno rigoglioso, fondoschiena che sembra non sapere dell'esistenza della gravità terrestre, capelli rubati alla principessa delle favole, mani di tigre, con unghie lunghe, perfette e laccate.
Di fronte a questa vista, il testosterone inizia a circolare intaccando le cellule cerebrali maschili. La ragione va a farsi un pisolino ristoratore e il tanto agognato e bistrattato "pacco" prende il sopravvento. Così, lui le propone di passare la notte insieme. Nessuna promessa da marinaio tipo amore per la vita, ma solo una sana notte di sesso.
Lei accetta, però... al momento dell'ingresso nella camera da letto ecco che lascia scivolare nelle orecchie di lui una sensuale richiesta: "voglio farlo al buio!". Sì, lei desidera l'oscurità, e se lui proprio non riesce al buio, ecco arrivare la concessione di una leggera penombra. Lui, tutto preso dagli effluvi dei propri ormoni, in quelle proibitive condizioni visive, non ci capirà un bel niente, anche perché impegnato a "tenere alto" il desiderio e a cercare di “far centro” al primo colpo. Be’, se non proprio al primo almeno entro il terzo quarto! Leverà qualche imprecazione al cielo, ma alla fine ci riuscirà. E se proprio non dovesse farcela sarà lei ad aiutarlo con comandi manuali, accompagnando con una perfetta “navigazione a mano” l’impaziente soldatino sull'attenti. Non sia mai che lui si ostini ad accendere la luce!
Lo shock (per lui) arriverà al mattino, quando dentro il letto comparirà, come per magia, un'estranea!
La bambolina tutta curve e tornanti si è trasformata in una grigia autostrada dritta e piatta più della terra di Lattanzio.
I lunghi femminili capelli sono sui cuscini, i pizzicotti sulle chiappe che lui ha avvertito per tutta la notte sono in realtà le unghie di lei staccatesi e crollate sul lenzuolo, se poi lui si sporgerà oltre il bordo del letto scoprirà sul pavimento quel rigoglioso seno che tanto aveva ammirato insieme a quel sedere a mandolino che aveva infuocato la sua immaginazione. 
Finalmente, il malcapitato amante è consapevole di aver avuto un incontro ravvicinato con una una bambolina posticcia. Un assemblaggio ben congeniato, i cui pezzi sono forniti da multinazionali compiacenti.
Lui, che neanche ha osato inserire del cotone nelle mutande! Lui, che si è tenuto la sua pancetta, le sue maniglie dell’amore e la sua pelata!
Per non parlare del trucco (di lei) che vince a man bassa sul maschile viso al massimo profumato di dopobarba.
L'aspetto più paradossale è che dopo questa scoperta lei lo guarda negli occhi, mentre le cade una ciglia finta, e dice:
"Pensavo di piacerti per quello che sono"
E infatti potresti anche piacermi, pensa lui, se solo riuscissi a capire chi si cela sotto quell'armamentario di protesi, dispositivi gonfiabili, siliconi trattati e applicazioni posticce!


© 2010 by Sam Stoner

venerdì 12 novembre 2010

Donne. Istruzioni per l'uso.

Donna, questa sconosciuta.
Innanzitutto dobbiamo chiarirci le idee su come sono le Donne. Da quanto vedo sono volubili e mutevoli come le condizioni atmosferiche nelle zone tropicali.
Incostanti e variabili come elementi della teoria del caos.
Discontinue e fluttuanti come i campi magnetici attorno a un buco nero. Per quanto, un attimo di smarrimento lo hanno anche gli uomini di fronte alcuni buchi neri…

Uomini, semplice certezza
Gli Uomini, invece, sono noti per essere fissi nella loro immutabile natura.
Se la donna è l’antimateria, ingestibile e instabile, l’uomo è un masso di una lega sconosciuta proveniente dallo spazio siderale, quello dove i buchi neri abbondano. Vizioso!
Comunque, quello. Può piacere o meno, ma rimane così. Non si muove, non si può plasmare, forse si può abbellire, ma di certo non forgiare.

Avete mai letto i blog delle donne? Si sperticano in descrizioni di uomini ideali che sembrano uscire dalla penna della Nin, la Allende e Roth.
Ma loro, le donne, già sanno che se un Dio dovesse decidere di plasmare simile mascolina meraviglia comunque non andrebbe bene!
Se volete essere l’uomo perfetto, in base a quanto richiesto da una donna dovreste:
essere gentili ma non ossequiosi, forti ma sensibili, alti nella vostra bassezza e generosi nella vostra oculatezza, baciarla sul collo sussurrando versi di Neruda così come metterle una mano sul culo dicendole: “Scopiamo!”
Insomma l’uomo perfetto, secondo la donna, dovrebbe essere affetto da bipolarismo e schizofrenia.
Per gestire una donna, quindi, l’uomo dovrebbe prima farsi rinchiudere in una clinica psichiatrica del Bangladesh e farsi praticare un consistente numero di elettroshock.
Traguardo arduo? No, solo impraticabile.
Le alternative sono tre:
1.    ritirarsi a vita monastica
2.    diventare gay
3.    seguire la regola stoneriana del : “Dai a una donna solo poche riconoscibili apparenti briciole di attenzione”

Credo sia opportuno fare degli esempi, gli uomini sono noti per essere pratici.

Vacanze
Mai andati in vacanza seguendo i consigli di lei? Io sì, purtroppo. Mi sono sentito dire: "Se è una vacanza da schifo potevi pensarci tu che sai sempre tutto!" E badate, io non mi lamentavo della vacanza, era a lei che non andava a genio. La vacanza scelta da lei! Quindi vi consiglio di chiedere sempre: “Dove ti piacerebbe andare, cara?” Ascoltate mimando attenzione non badando alla risposta e poi, guardandola negli occhi dite: “No, quello che ci vuole per te è una settimana di freeclimbing! Ci ho pensato a lungo (menzogna spudorata) questo tipo di vacanza ci permetterà di unirci come mai. Prenoto i biglietti (che in realtà avete prenotato già da un mese). Almeno uno dei due, l'uomo, si godrà una bella vacanza.

Cibo
AVi siete mei comportati da gentiluomini al ristorante? Con mille attenzioni per lei, illustrandole i piatti e cercando di indirizzarla verso quello che potrebbe essere di suo gradimento? Io l'ho fatto. Il risulatato? Lei che non mangia perché nulla è di suo gradimento. Quindi al ristorante vi consiglio di chiedere sempre: “Cosa desideri mangiare?” Ascoltate mimando attenzione ma senza badare a ciò che dice e poi, guardandola negli occhi suggerite, con ferma risolutezza, di prendere un filetto, soprattutto se lei è vegetariana, perché il suo palato deve deliziarsi con il meglio senza accontentarsi. E ordinate!

Sesso
Qui sono cavoli. Più volte ho cercato di andare incontro ai desideri di lei. Risultato? Lei voleva essere sorpresa! Bastarda! E stronzo io a darle attenzione. Quindi vi consiglio di fregarvene di quello che vi suggerisce. È solo l’’ennesimo tentativo di mettervi fuoristrada e fregarvi. Fate SEMPRE di testa vostra. Tanto lei non sarà comunque soddisfatta, almeno, così, lo sarete voi.


Perché dovete capire che quello che una donna vuole è SOLO APPARENTEMENTE un uomo che vada incontro ai propri desideri (desideri che lei per prima ignora!); in realtà, ciò che una donna vuole è un uomo che dia loro una direzione da seguire, quale che sia, purché la indichi con risolutezza.
Ricordate che i desideri di una donna cambiano dopo pochi secondi, cercare di realizzarli sarebbe come mettere nel sacco le stelle del firmamento, fate prima a metterci lei nel sacco. All’inizio scalcerà un po’, ma poi sarà la geisha che avete sempre desiderato.