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giovedì 3 febbraio 2011

Quando la donna uccide laDonna


di Sam Stoner

Battagliare, aggredire, provocare. È questo che ho fatto negli ultimi mesi. E contro chi? Contro un modello di donna tanto in voga oggi e così rintronato da non sentire neanche la mia voce.
Quindi perché sfiatarsi tanto. Lo so, si tratta di parole scritte, quindi non c'è stata nessuna perdita del mio prezioso e virile fiato e nessun impedimento ad ascoltare visto che bisogna leggere; ma le donne sulle quali e alle quali ho scritto non riescono neanche a leggermi tale è il loro rintronamento.
Qui, però, non siamo in un giallo, al massimo in un noir, tanto vale svelare subito cadavere e assassino e preoccuparci del perché più che del come.
Il cadavere è la Donna. L’assassino è la donna.
Caso di suicidio? Non proprio. Direi matricidio: l’odierna donna (la rintronata omicida) ha ucciso la Vera Donna. Cerchiamo di capire il perché.
Credo - avanzo un’ipotesi – che questo delitto sia una conseguenza dello smarrimento della propria identità causato da un ingestibile contrasto tra due macro modelli femminili. Contrasto aggravato dal sopraggiungere di un modello maschile che da risolutivo è diventato riflessivo, almeno nei rapporti con l’altro sesso. Tutto questo ha indotto le “rintronate” omicide a sopprimere il loro passato, ai loro occhi ingestibile. Ma vediamo questi modelli:
da una parte ci sono le casalinghe coscienziose, mamme chioccia e mogli devote, modello quasi sempiterno e quindi considerato dalle nuove generazioni di donne obsoleto, insomma da gettare al cesso; dall’altra parte ci sono le femministe incazzate ("Tutti gli uomini sono stupratori, questo è ciò che sono" - Marilyn French, scrittrice, icona del femminismo) e dalla sessualità indefinita (“Il Femminismo è la teoria, il Lesbianismo è la pratica" - Ti-Grace Atkinson), un modello reazionario che mal si sposa con scarpe di Jimmy Choo e borse Prada oggi tanto in voga. E poi c’è il maschio, che alla nascita del femminismo non si era messo ancora in discussione, cercando, inutilmente, di mantenere il controllo dei territori acquisiti in secoli di imperversante maschilismo.
Ed ecco, che in un granello di tempo (un paio di decadi), tutto salta: sia le confortanti (per l’uomo) certezze maschiliste (anacronistiche e vergognose), sia le certezze acquisite dalla Donna (modello chioccia e modello femminista).
Purtroppo, cancellare il proprio passato significa spazzare via straordinari modelli di donne: Livia Drusilla, Giovanna D'Arco, Elisabetta I, Coco Chanel, Eleanor Roosevelt, Amelia Earhart, Simone de Beauvoir, Evita Peron, Oriana Fallaci, Sonia Ghandi, tanto per citarne alcune.
 Oggi le “rintronate” hanno ucciso tutte queste figure scegliendo di scimmiottare grossolanamente l’uomo nei suoi più beceri comportamenti. Il credo delle “rintronate” infatti è uno solo: “Se lo ha fatto l’uomo (e se lo fa) lo facciamo anche noi”. Ma qual è quest’uomo che le donne stanno imitando? Semplice, è quello della vecchia razza, residuo di un machismo ormai destinato a sparire; ma anche portatore di “certezze”, vuote e deplorevoli, ma pur sempre certezze, quindi può essere un semplice modello di riferimento.
E gli uomini, che oggi hanno preso coscienza dei loro sbagli, vedono il perpetuarsi del tragico errore nell’altro sesso. Così, quella che sarebbe potuta essere un’occasione di crescita per entrambi si trasforma, invece, in un rintronamento generale.
Per fortuna, all’orizzonte c’è un manipolo di vere Donne. Decise, consapevoli, intelligenti. Queste sono caute. Si muovono con circospezione tra testosterone ingentilito e umori femminili rintronati, alla moda  e armati di kalashnikov con mirino a olfatto molecolare anti-uomo e anti-donna.
Le “rintronate” non lo sanno ancora, ma sono destinate a estinguersi, lasciando il posto a una nuova e più illuminata generazione di donne. In attesa dell’estinzione, nel prossimo futuro le rintronate hanno una bella cella ad attenderle. Una cella fatta, nella migliore delle ipotesi, di una muta solitudine, nella quale, si spera, possano ritrovare la loro reale identità, ossia ciò che da sempre sono e saranno: Vere straordinarie Donne, e non penose imitazioni di machi che esibiscono i propri vuoti testicoli…

© 2011 by Sam Stoner