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venerdì 25 agosto 2017

Dedizione. L'uomo e la sacra "ghianda"


di Sam Stoner

L’uomo sa bene cosa sia la dedizione. Quello che vedete ritratto è in realtà un uomo e la ghianda nei suoi occhi è l’organo sessuale femminile. La dedizione dell’uomo nel conquistare questo ambito trofeo è totale. 

Una dedizione che sa di sacro, di epico. Nulla può fermarlo, non esiste ostacolo che possa essere insormontabile o non esiste difficoltà impossibile da superare. È in questo caso che l’uomo sfodera tutto il suo coraggio, il suo impeto, la sua incoscienza pur di afferrare il tanto sospirato premio.

L’uomo se necessario può mentire, falsificare, dissimulare, ingannare, manipolare, distorcere la realtà e i fatti. Ogni mezzo è lecito pur di poter abbrancare l’agognato bottino. L’uomo sfodera la sua virile e maschia prestanza, come mai più farà nella sua vita, sfida la natura e l’universo perché in lui c’è una forza che spinge nel profondo, quella della riproduzione della specie. 

Ora, il particolare che utilizzi dispositivi atti ad ostacolare tale feconda produttività o stratagemmi meccanici-biologici pur di essere certo che dopo nove mesi nessuno adagerà  tra le sue braccia un pargolo urlante, non ha importanza. Questo è solo un particolare di poco conto perché nella ricerca dell’agognato caldo e voglioso malloppo lui non si cura di tali sfumature.

Lui DEVE avere l’umettato anfratto.

Nella sua testolina non c’è spazio per altri pensieri, per il dopo, per il prima, per considerazioni di natura squisitamente morale o
emotiva. 
La sopravvivenza della specie dipende SOLO dall’ottenere il biglietto di entrata per il regale slargo, tutto il resto ha ben poca importanza. Acconsentirà a ogni richiesta gli sarà sottoposta per concedergli tale ingresso, anzi nemmeno ascolterà, dirà di sì a prescindere oppure no se la domanda prevederà una negazione. In quei momenti non sarà lui a rispondere bensì un intelletto superiore, quello dell’universo che ha generato la vita sul pianeta per il quale è assolutamente necessario che la Sacra Ghianda venga svelata, è determinante che le cosce si schiudano svelando il tesoro bramato sul quale lui si getterà con entusiasmo ed esultanza. Un tripudio di gioia e passione animeranno l’uomo che mai più nella vita darà prova di simili emozioni.



Spesso si parla di dedizione materna o filiale. A volte la dedizione viene accostata al genio artistico ma nulla, credetemi, nulla è paragonabile alla dedizione di cui ogni uomo sulla terra darà prova, almeno una volta nella vita, per agguantare la Sacra Ghianda!