Dritte per donne in overdose da chirugia plastica.
Bentornate dalle vacanze ragazze. Allora, vi siete stressate a sufficienza? Vi siete sfogate sessualmente copulando in letti di peccato degni di Sodoma beccandovi un bell’herpes genitalis o la candida? Vi siete finalmente lasciate con il vostro eterno amore solo perché lui non voleva lasciarvi andare in vacanza da sole proprio in concomitanza, del tutto accidentale, con l’inserimento della vostra prima spirale? Vi siete infatuate del bagnino che poi avete scoperto essere attratto più dai vostri tacchi che non dalle vostre tette? Vi siete indebitate per i prossimi 12 mesi per pagarvi il viaggio che vi ha regalato il podio non per il più indimenticabile e torrido incontro di sesso ma per la più perseverante stipsi? Siete state cornificate dal vostro lui andato in vacanza “culturale” con gli amici a Ibiza?
Siete… ingrassate? Sì, avete letto bene, ingrassate. Perché dopo una primavera durante la quale vi siete alimentate a base di barrette proteiche, yogurt e insalate per apparire decenti in costume, sperando che cellulite e grasso potesse magicamente sparire dal vostro interno coscia, dai fianchi e dai vostri culoni, finalmente, dicevo, vi siete potute sfogare. Tanto in estate si cammina, si sta al mare, ci si muove e si può mangiare, quindi diamoci sotto alla faccia di tutti quei digiuni forzati che avrebbero fatto impallidire Ghandi. Brave. Avete percorso la strada giusta per arrivare a Lipo City, la città dove il grasso impera. Ma non è una sorpresa per voi, lo sapevate benissimo dove sarebbe finito ogni boccone che avete assaporato, eppure non avete potuto fare a meno di ingozzarvi. Siete riuscite a ingurgitare una quantità di dolci che nemmeno una mandria di bambini all’ora della merenda riuscirebbe a buttare giù. Ma tanto a settembre il costume ritorna nell’armadio, potrete, così, camuffare pancia e chiappe con i vestiti. Pronte a mostrare “solo”cosce e décolleté luccicanti di abbronzatura… Be’, io direi avvizziti da abbronzatura. Il sole accartoccia la pelle. Fino a un certo punto ve la cavate, dopo… un baratro incartapecorito vi attende inesorabile come la caduta del seno! E quindi, a settembre, tra grasso e rughe si parte alla grande con creme, trattamenti estetici, punturine, filler, innesti, protesi, liposuzioni, filtri magici, esorcismi per le rughe, danze sciamane per tirare su i glutei… qualunque cosa, purché funzioni!
E per chi tutto questo? Ma per noi. Sì, per noi Uomini. Ognuna di voi lo fa per un Uomo. Solo la parola vi fa tremare dalla punta dei capelli fino all’ultima stilla di estrogeni. Ci piace questa accortezza nei nostri riguardi. Ci piace essere blanditi, sedotti, essere al centro delle vostre attenzioni. Ed è inutile che, balbettanti, cerchiate di dire che fate tutto per voi stesse: quel vestitino sexy lo compro per me, quella biancheria che arde desiderio la prendo per me, mi pompo le labbra per sprecare più rossetto, perdo un’ora di sonno al mattino per impiegarla al trucco e con i capelli prima di uscire, tirandomi a lucido come una tigre che invece di ruggire grida SESSO… solo per me. Come no.
Nel mentre noi uomini ce ne stiamo lì, belli tronfi con il nostro ventre gonfio senza alcun problema. I fissati della palestra a oltranza sono pochi, una buona percentuale è gay e quelli che rimangono non sono sufficienti per soddisfare la domanda. Sì, qualcuna ci riuscirà pure a portarsi a letto uno di questi malati da manubrio, ma statisticamente è irrilevante. E per vostra sfortuna le prestazioni sessuali sono del tutto slegate da scolpiti ventri tartarugati. Insomma, avere un fisicaccio alla James Hoelett (Wolverine) non è garanzia di orgasmo. Così, dovete per forza rivolgervi a chi non è poi così in forma, il mercato non offre altro. L’Uomo, supremo imperatore adorato e venerato, desiderato, bramato. Non importa se è senza capelli, ha la pancia, le spalle cadenti, il culo piatto o le maniglie dell’amore che somigliano a lontre.
Bisogna anche dire che non tutte sono a tal punto disperate da stringere patti con spiritelli infernali per assicurarsi eterna giovinezza. C’è anche uno zoccolo duro, parlo di quelle donne che sanno bene che a noi uomini piacciono le imperfezioni, anzi, proprio quelle ci “fanno sangue”. Cellulite, smagliature, grasso… Se si trovano nei punti giusti diventano micidiali elementi di seduzione. Così, queste furbone non stanno lì a seguire diete e ginnastica, ma se la godono, anche se il rischio è di eccedere nel verso opposto diventando, così, talmente cesse da essere poco appetibili persino per un detenuto appena scarcerato dopo una decina d’anni di prigione in astinenza da passera. La linea di demarcazione è sottile, e siamo noi a tracciarla, non dimenticatelo!
I modelli estetici fluttuano, si adattano, metabolizzano mode e plasmano disinibiti, sfrontati, burrosi corpi capaci di mettere nel sacco il più esigente maschio. Pronto a buttare nel secchio un perfetto “foie gras” per gustarsi un bel piatto di trippa! Abbronzata, naturalmente.